Come riciclare l’acqua di casa? Ci sono tanti modi per non sprecarla

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Come riciclare l’acqua? Più che una domanda ormai è diventato un mantra. La crescente e preoccupante scarsità di questo bene essenziale alla vita, le dinamiche legate al riscaldamento globale e alle bizzarrie climatiche e il sempre più pesante verdetto del bilancio idrico globale hanno portato ai vertici dell’attenzione pubblica le problematiche legate al riutilizzo dell’acqua, piovana e non.

Nei nostri approfondimenti abbiamo già sottolineato molte volte come le nostre cisterne flessibili siano uno strumento essenziale, pratico ed efficace, per riciclare l’acqua piovana e riutilizzarla nei più diversi ambiti –dall’irrigazione di campi e colture all’innaffiamento di parchi, giardini, orti pubblici e privati, passando per lo stoccaggio di riserve d’acqua antincendio e molte altre destinazioni d’uso– ma qui vogliamo considerare un’altra importante fonte di consumo idrico e valutare le possibilità di recupero che presenta: l’acqua domestica.

Vediamo come riciclare l’acqua che usiamo in casa

L’acqua che utilizziamo per la vita e la gestione domestica è veramente tanta, più di quel che pensiamo.

Si stima che ogni italiano consumi, in media, 220 litri d’acqua potabile al giorno. Su questo valore vanno ad incidere gli elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie, condizionatore), l’acqua necessaria all’igiene personale e alla pulizia di casa ma anche quella per lavare la macchina o innaffiare orto e giardino.

Sappiamo che in tutti questi casi è possibile riciclare l’acqua piovana, stoccarla nelle cisterne morbide e riutilizzarla facilitando un importante risparmio idrico ed economico, ma finora non ci siamo mai soffermati sulle possibilità di recupero dell’acqua usata in casa e oggi vogliamo vedere proprio questa eventualità. 

È possibile, ad esempio, riciclare l’acqua della piscina quando finisce la stagione calda? E come riciclare l’acqua della lavatrice o dell’asciugatrice? Vediamolo assieme

Riciclare l’acqua della piscina si può

Quando arriva il freddo e la stagione dei bagni in piscina si chiude è importante compiere alcune importanti operazioni di tutela della vasca e della struttura per prepararla ad affrontare l’inverno e far sì che arrivi in perfetta forma alla prossima estate.

Se decidiamo di svuotare la vasca l’aiuto delle cisterne morbide diventa essenziale, non solo per stoccare l’acqua in cui abbiamo nuotato tutta l’estate, ma anche per conservarla fino all’arrivo del nuovo caldo. Le cisterne morbide di Eco Tank, infatti, sono progettate e realizzate per resistere a temperature che vanno da – 30 gradi a + 70 gradi centigradi e sono trattate per resistere all’azione dei raggi ultravioletti e alla formazione di muffe o funghi. Una volta riempita la cisterna con l’acqua della vasca possiamo quindi decidere di lasciarla in giardino o dove ci sia uno spazio dedicato, fino all’anno successivo, senza temere che si deteriori.

Tuttavia, nel caso in cui scegliessimo di non riutilizzare il contenuto, potremmo riciclare l’acqua della piscina destinandola ad altri scopi che altrimenti richiederebbero un surplus di impegno idrico, come il lavaggio della macchina, l’irrigazione del giardino, la pulizia di terrazze, balconi, pavimenti e cortili esterni. In entrambi i casi, però, sia che decidiamo di riciclare l’acqua della piscina per riempire di nuovo la vasca il prossimo anno, sia che la riserviamo per altri scopi, è importante assicurarsi di aver eseguito la declorazione, ovvero aver abbassato il livello di cloro presente nell’acqua.

Lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice: come riciclare l’acqua degli elettrodomestici

Può sembrare che, in ottica di responsabilità e sostenibilità, il recupero dell’acqua della piscina si un gesto dovuto e indispensabile, perché si tratta di una quantità davvero importante. Tuttavia, anche se non abbiamo la possibilità di vederla tutta assieme accumulata in una vasca, anche l’acqua che aziona gli elettrodomestici genera un volume piuttosto rilevante. Anzi, sicuramente più ingente di quello della piscina perché lavatrice, lavastoviglie, condizionatore e asciugatrice funzionano tutto l’anno, non solo durante la stagione estiva.

Una lavatrice, ad esempio, consuma circa 9 litri per ogni chilo di bucato trattato in ogni lavaggio. Si tratta però di acqua “grigia”, ovvero contaminata da sapone, detersivo grasso e residui organici (capelli, peli, epidermide ecc.). Questo non significa che il riutilizzo di questa risorsa non sia possibile, ma solo che è importante capire ben come riciclare l’acqua della lavatrice e a quali usi destinarla.

Una volta collegata una cisterna flessibile allo scarico della lavatrice sarà possibile recuperare l’acqua per il lavaggio della macchina o dei pavimenti e degli spazi esterni. Se invece si decide di usarla per altri impieghi che richiedono una maggiore purezza è possibile trasportare la cisterna al più vicino impianto di depurazione o potabilizzazione.

Con i serbatoi flessibili di Eco Tank questa operazione diventa particolarmente facile e veloce perché le cisterne sono progettate proprio per essere trasportate e spostate dove ce ne sia più bisogno. Il materiale di cui sono fatte, poliestere ad alta tenacità di origine esclusivamente europea, ne garantisce la grande resistenza e la praticità d’uso.

In questo modo è possibile ottenere un risparmio idrico che, a seconda della grandezza della lavatrice e del numero di lavaggi eseguiti quotidianamente o settimanalmente può ammontare anche diverse decine di litri (basti pensare che, in base al calcolo stimato, una lavatrice da 5 chili consuma 45 litri di acqua ad ogni lavaggio.

Se ci domandiamo, invece, come riciclare l’acqua dell’asciugatrice, scopriamo altri importanti usi.

Quella che esce dal ciclo di asciugatura, infatti, è un’acqua demineralizzata che non presenta calcare e sali minerali. Non è pura al 100% come l’acqua distillata ma può comunque essere impiegata per far funzionare il vapore del ferro da stiro o alimentare eventuali deumidificatori in casa. Inoltre, diventa un valido alleato per le pulizia di casa: pavimenti, piastrelle, finestre e quant’altro possono tornare a splendere grazie all’uso di questa risorsa facilmente recuperabile.


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