Consumo medio dell'acqua: quanta ne sprechiamo ogni giorno?

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Di fronte all’emergenza siccità è importante chiedersi qual è il consumo medio d’acqua e cosa è possibile fare per ridurre lo spreco di questa risorsa tanto importante. Se nella vita quotidiana tutti possiamo mettere in atto degli accorgimenti per ridurre il consumo medio di acqua a persona, anche il mondo lavorativo/professionale può fare la sua parte. Vediamo come.

Consumo medio d’acqua: italians do it worse

Di fronte all’ennesima estate torrida torniamo a interrogarci sulle necessità idriche del nostro paese e sulle possibilità di dare risposta a un bisogno, l’acqua, essenziale per la vita ma sempre più in pericolo. Ma quanta acqua ci serve ogni giorno e qual è il consumo medio d’acqua a persona e a famiglia?

In Europa noi italiani siamo in testa alla classifica del consumo d’acqua giornaliero: mediamente ne utilizziamo ben 220 lt. ripartiti tra pulizia personale, pulizie domestiche (lavatrice, lavastoviglie), idratazione personale annaffiatura di piante e giardini e altre pratiche quali il lavaggio della macchina.

Cosa influisce sullo spreco d’acqua?

Ad influire su questo valore, naturalmente, non è l’acqua che beviamo per idratarci dato che difficilmente si tratta di quantità che superano i 2,5 litri, massimo 3.

Non allarmiamoci, quindi, sulla necessità di contenere il consumo medio d’acqua razionando quella con cui ci dissetiamo.

Ad essere incriminati, piuttosto sono gli elettrodomestici e l’acqua impiegata per la pulizia personale. Lavatrice e lavastoviglie contribuiscono in maniera sostanziale al bilancio, ma anche la doccia, l’acqua che usiamo per lavarci i denti e farci la barba lasciando aperto il rubinetto e lo scarico del Wc comportano un importante impegno idrico.

Alcuni suggerimenti per ridurre il consumo medio d’acqua a persona

Se non possiamo evitare di usare il Wc, lavarci o mondare frutta e verdura ci sono, però, delle attenzioni che tutti dovremmo mettere in pratica per fare la nostra parte e aiutare ad arginare il consumo d’acqua:

  • chiudere il rubinetto lavando i denti o mentre ci si fa la barba,
  • se la fretta o la distrazione non ci aiutano a compiere questo gesto in maniera abituale si può scegliere di usare un riduttore di flusso per i rubinetti,
  • preferire la doccia alla vasca da bagno,
  • chiudere l’acqua della doccia mentre ci si insapona,
  • usare una bacinella d’acqua per lavare frutta e verdura e dedicare l’acqua corrente solo al risciacquo finale,
  • azionare la lavastoviglie e, quando possibile, la lavatrice, solo a pieno carico,
  • installare un Wc con lo scarico a pulsante che permette di stoppare l’erogazione d’acqua quando non è più necessaria,
  • innaffiare le piante e il giardino di sera, quando l’assenza del sole riduce l’evaporazione,
  • limitare i lavaggi dell’auto allo stretto indispensabile e, in quei casi, usare il secchio piuttosto del tubo dell’acqua,
  • usare una cisterna flessibile per lo stoccaggio dell’acqua piovana da riutilizzare successivamente per l’irrigaizone dei giardini, per il lavaggio della macchina o anche per conservare acqua potabile da avere a disposizione in caso di necessità.

Spreco idrico e mondo del lavoro: l’impegno per la sostenibilità deve uscire dalle mura di casa

 Le mura domestiche non sono l’unico ambiente il cui vivere quotidiano sul bilancio idrico. Ci sono molti contesti lavorativi che necessitano quotidianamente di ingenti quantità d’acqua:

  • il settore agricolo: in questi giorni è evidente come l’irrigazione di piantagioni e colture dipenda in maniera sostanziale dalla disponibilità d’acqua,
  • il settore edile: l’acqua è un elemento essenziale per fare il calcestruzzo,
  • gli allevamenti: l’acqua è indispensabile per abbeverare gli animali ma anche per garantire l’igiene degli impianti,
  • l’industria alimentare: per assicurare la necessaria igiene degli alimenti e degli ambienti in cui sono lavorati o prodotti è richiesta molta acqua.

Le cisterne morbide: un aiuto contro lo spreco idrico

In questi e in molti altri casi la risposta più pratica allo spreco è lo stoccaggio dell’acqua. Le cisterne morbide sono dei serbatoi flessibili che possono dare un aiuto sostanziale alla sostenibilità contribuendo a ridurre il consumo idrico.

Le nostre cisterne morbide permettono di recuperare l’acqua piovana quando è più abbondante e riutilizzarla per irrigare e per altri scopi nei momenti di siccità o di difficoltà di accesso alle riserve idriche. La flessibilità, la facilità di trasporto e immagazzinamento le rendono veramente pratiche e ideali per ambiti, come quello edilizio, che richiedono dinamicità e mobilità. La resistenza agli agenti atmosferici, ai raggi UV e alla formazione di alghe consentono, infatti, di usarle come serbatoio che può essere lasciato all’aria aperta ma non ha bisogno dell’impegno economico e logistico di una struttura fissa costruita ad hoc.

Inoltre le cisterne morbide permettono anche di immagazzinare l’acqua piovana per trasportarla agli impianti di potabilizzazione e successivamente per conservare l’acqua potabile che potrà essere usata per abbeverare gli animali o per la pulizia di frutta e verdura da impiegare nel settore dell’industria alimentare. 

Riduzione del consumo medio d’acqua: solo uni dei tanti usi delle cisterne morbide

Questi sono solo alcuni esempi di come l’uso intelligente delle cisterne morbide di Eco Tank può diminuire il consumo medio d’acqua e, in generale, aiutare l’ambiente.

Ci sono molti altri utilizzi che puoi scoprire sul sito o parlando direttamente con i nostri tecnici e ci sono molti modelli e dimensioni tra cui scegliere il serbatoio flessibile più adatto ai tuoi bisogni.

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